Wild Cooking | Vino Veleno o Vino Alimento? Alle radici del bere.
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Vino Veleno o Vino Alimento? Alle radici del bere.

Naturae&Purae
 Vino

L’8 e 9 novembre a Merano WineFestival si parla di natura del vino con il convegno Naturae et Purae, Bio&Dynamica e Wild Cooking. Due giorni di intense esperienze sensoriali e di confronto culturale alla ricerca della “vera” natura del vino.
Dopo il successo della prima edizione del convegno Naturae&Purae del 2017 in cui il tema affrontato era la “naturalità” del vino, “Quo Vadis? The future is natural?”, le sue prospettive di sviluppo in armonia con il l’ambiente, e, soprattutto lo sviluppo scientifico e colturale per affrontare i cambiamenti climatici, il tema lanciato per il Merano Wine Festival 2018 è “Vino Veleno o vino alimento? Alle radici del bere.”
Attraverso una ampia panoramica storica e culturale intorno al tema delle bevande fermentate, si cercherà di capire se il vino può essere ancora considerato, almeno parzialmente, un alimento, o se la sua natura alcolica, l’uso di sostanze conservanti come i solfiti aggiunti, su cui si dibatte aspramente ormai da anni, lo abbiano relegato a puro atto sensoriale e ludico.
Una provocazione, certo, ma non fine a se stessa. Attraverso le esperienze di due grandi esperti, Andrea Paternoster, celeberrimo apicoltore della Val di Non, che presenterà la più antica bevanda fermentata dall’uomo, l’Idromele, ottenuto dalla fermentazione di miele e acqua, e Mario Pojer, tra i più grandi vignaioli italiani, produttore di Zero Infinito, vino allo “stato puro”, si cercherà di andare alla radice della cultura “del vino” inteso come fermentato alcolico. Uno sguardo sulle fermentazioni ancestrali, da quelle preistoriche, l’Idromele, a quelle contadine dei vini “ardenti” come il prosecco e il Lambrusco dei secoli passati.

L’esperto di cibi fermentati Carlo Nesler, produrrà, invece, una prospettiva storica dei cereali fermentati, presenti in tutte le culture umane, decontestualizzando prodotti come il porridge scozzese, la mosa, per arrivare alla fermentazione del riso con il Koji da cui si ottiene in Giappone sia il Miso che il Sake. Cibi antichissimi, da cui sono nate anche celebri bevande.

Le inquietudini di questi anni focalizzate intorno al tema Vini naturali e non, troveranno quindi un inquadramento storico attraverso un percorso tangente in cui interverranno anche famosi studiosi come il Professor Lucio Lucchin, che traccerà l’identikit del vino all’interno della dieta mediterranea. Quindi Lorenza Conterno Del centro sperimentale Laimburg che spiegherà natura e caratteristiche della fermentazione di bevande della tradizione contadina come il succo di mela. Quindi il Professor Umberto Marchio che illustrerà le evidenze scientifiche riguardanti la discussa “digeribilità” del vino
Salutismo e giovanilismo, ortoressia ed epicureismo edonistico nelle ricerche di mercato di Pierpaolo Penco e per concludere un “venditore” di vino fuori dal comune, grande esperto di Sakè e vini Naturali, filosofo con cui si cercherà una conclusione affrontando il tema “Vino naturale: moda calante o sfida crescente? Mercato o meretricio? Lo smercio dei vini nella lettura mitopoietica di Gae Saccoccio, Filosofo del vino e manager premesso Rimessa Roscioli a Roma.

Nella giornata prologo di Merano WineFestival, l’8 novembre, Castel Trauttmansdorff ospita il convegno Naturae et Purae al quale partecipano esperti come Andrea Paternoster, Carlo Nesler, Mario Pojer; e il dottor Lucio Lucchin, Lorenza Conterno, Pier Paolo Penco, Umberto Marchiori e Gae Saccoccio
Il giorno seguente in Piazza della Rena si svolge Wild Cooking, mentre nel Kurhaus e nelle Terme Storiche i protagonisti sono i vini biologici, biodinamici e PIWI.